metodo Ponseti
Basandosi sulla conoscenza dettagliata dell’anatomia patologica e funzionale del piede torto e della auxologia del piede, questo metodo, attraverso l’esecuzione di precise e delicate manovre manipolative associate a un gesto chirurgico “mini-invasivo”, ha dimostrato di poter:
- Praticare in tempi molto rapidi una correzione anatomo-funzionale in più del 95% dei casi indipendentemente dalla gravità iniziale;
- b) Prevenire e trattare le possibili recidive con un preciso protocollo di cura senza dover ricorrere necessariamente al trattamento chirurgico.
Rispetto ad altre tecniche o protocolli di trattamento adottati, il metodo Ponseti consente di ottenere:
- a) Risultati clinico-funzionali a breve e lungo termine facilmente e rapidamente riproducibili se la metodica è praticata da personale medico ben addestrato;
- b) Un rapporto più conveniente di 4:1 in termini di costi/ efficacia rispetto alla metodica manipolativa di Kite ed a quella funzionale francese e addirittura di 6:1 rispetto al trattamento chirurgico;
- c) Minore rischio di recidive sia in termini quantitativi che di gravità clinica.
Classicamente nel metodo Ponseti s’ identificano tre fasi distinte:
- LA FASE CORRETTIVA
- LA FASE DI MANTENIMENTO DELLA CORREZIONE MEDIANTE IL TUTORE
- LA FASE DI OSSERVAZIONE CLINICA DOPO LA DISMISSIONE DEL TUTORE